top of page

Esecuzione Penale e misure alternative alla Detenzione

Lo Studio Legale offre un qualificato servizio di assistenza e patrocinio nella delicata fase dell’esecuzione penale, rivolgendo particolare attenzione alla salvaguardia dei diritti inviolabili della persona condannata e alla piena attuazione del principio di finalità rieducativa della pena, di cui all’art. 27, comma 3, Cost.

Esecuzione Penale e misure alternative alla Detenzione

L’attività professionale si concretizza nella predisposizione di istanze motivate e tecnicamente strutturate, volte all’ottenimento delle misure alternative alla detenzione, disciplinate dagli artt. 47 e ss. della Legge n. 354/1975 (Ordinamento Penitenziario), tra cui si segnalano:

Affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 o.p.), anche nella particolare ipotesi riservata ai soggetti tossicodipendenti in fase di recupero (art. 94 d.P.R. n. 309/1990), quale misura idonea a consentire il reinserimento sociale extramurario del condannato, in un contesto controllato e assistito;
Detenzione domiciliare (art. 47-ter o.p.), nelle sue diverse articolazioni, ivi incluse le ipotesi previste per ragioni di salute, per condannati con figli minori (comma 1 lett. b), e per situazioni di particolare vulnerabilità, nonché la detenzione domiciliare “umanitaria” ex art. 47-quater o.p.;
Semilibertà (art. 48 o.p.), misura intermedia finalizzata a favorire un graduale reinserimento del soggetto condannato nel tessuto sociale, mediante l’ammissione a specifiche attività lavorative, formative o di utilità sociale svolte all’esterno dell’istituto penitenziario;

Lavoro di pubblica utilità, quale sanzione sostitutiva della pena detentiva o pecuniaria nei casi espressamente previsti dalla legge (tra cui si richiamano l’art. 54 del d.lgs. n. 274/2000 per i reati di competenza del Giudice di Pace e gli artt. 186, co. 9-bis, e 187, co. 8-bis, del Codice della Strada).

Lo Studio fornisce altresì assistenza tecnica e difensiva nell’ambito di procedimenti incidentali dinanzi al Tribunale di Sorveglianza o al Magistrato di Sorveglianza, in ordine a:

Istanza di sospensione dell’esecuzione della pena detentiva, ai sensi dell’art. 656, co. 5, c.p.p., nei casi in cui si proponga contestualmente istanza per l’ammissione a misura alternativa;
Richieste di differimento obbligatorio o facoltativo dell’esecuzione della pena, per gravi motivi di salute (art. 147 c.p.) o per condizione di gravidanza, maternità o presenza di prole infra-tre anni (art. 146 c.p.);
Procedimenti di revoca, modifica o sostituzione delle misure alternative già concesse, per intervenuti mutamenti della situazione personale o per violazioni degli obblighi imposti;

Istanza di conversione della pena detentiva in sanzione sostitutiva (lavoro di pubblica utilità o pena pecuniaria), ove previsto dal quadro normativo di riferimento.

L’attività professionale si sviluppa mediante un’attenta analisi della posizione giuridica del condannato, l’esame della documentazione penitenziaria e sanitaria, nonché la redazione di atti difensivi improntati alla massima accuratezza argomentativa e coerenza giuridica, in interlocuzione costante con i competenti Uffici di Sorveglianza e con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

bottom of page